Oltrepassato il cancello del Castello si apre un ampio squarcio di natura. Prati, boschi d’alto fusto, alberi secolari fanno da cornice alle vecchie mura.
E’ un piacere passeggiare camminando accanto ad un cerro di oltre 300 anni, a querce secolari, poi lecci, cipressi, ippocastani e tante altre piante che popolano questi luoghi.
Proseguendo il cammino nel parco incontri una graziosa piscina, che non ti appare estranea alla natura circostante. Uno specchio di acqua azzurra, contornata da un pavimento di un cotto rosato. Intorno un prato verde ove spuntano alcune piante fiorite, chiuso da un bosco i cui alberi più estremi, grandi e fronduti, allungano su di esso un’ombra generosa.
Un piccolissima casa in pietra, antica, giace isolata tra il prato ed il bosco, testimone di un tempo mai trascorso. Essa, che era una volta utilizzata per ricoverare le cose della campagna o qualche animale disperso, ospita adesso i servizi per la piscina. Poi l’occhio corre verso una declinante valletta piena di alberi di olivo; sono molti, le loro chiome colorano lo sguardo di un verde pallido e l’animo di un sentimento di tranquillità.